AL VIA DAL 27 SETTEMBRE LA MOSTRA DELL’ARTISTA ALBANESE ELTON GLLAVA

AL VIA DAL 27 SETTEMBRE LA MOSTRA DELL’ARTISTA ALBANESE ELTON GLLAVA

L’EVENTO – DAL 27 SETTEMBRE 2025 AL 10 GENNAIO 2026, NEI VICOLI DEL CENTRO STORICO DI TRIGGIANO

Cromo e ingiustizia: il volto umano di Bulqizë nel reportage dell’artista albanese Elton Gllava

L’evento è promosso dalla Fondazione Pasquale Battista, che conferma così il proprio impegno a favore dell’arte

TRIGGIANO (Ba) – Dal 27 settembre 2025 al 10 gennaio 2026, i vicoli del centro storico ospitano La litania del cromo | Litania e kromit, mostra fotografica diffusa e firmata dal fotografo albanese Elton Gllava, a cura di Manuela De Leonardis e con la direzione artistica di Annalisa Zito (Fondazione Pasquale Battista). Un progetto espositivo di forte intensità civile, che intreccia arte, memoria e denuncia sociale, portando al centro della scena il tema del lavoro e dei diritti umani.

UN RACCONTO DI SOFFERENZA – Attraverso immagini in bianco e nero di struggente potenza visiva, Gllava racconta la realtà di Bulqizë, cittadina mineraria del nord dell’Albania, simbolo di sfruttamento e violazioni dei diritti umani che ancora oggi si consumano nel cuore dell’Europa. Durante la dittatura comunista, i dissidenti politici venivano deportati e costretti ai lavori forzati nelle miniere di cromo: un’eredità dolorosa che continua a riverberarsi nelle condizioni estreme di lavoro che caratterizzano il presente.

LA DIMENSIONE ISTITUZIONALE – L’inaugurazione della mostra, prevista per sabato 27 settembre alle ore 18.30 in Largo Mercato, assume un forte significato istituzionale grazie alla presenza del console generale d’Albania Arjan Vasjari. La sua partecipazione non è soltanto testimonianza di vicinanza alla comunità albanese in Italia, ma anche segno tangibile del percorso di trasformazione compiuto dall’Albania negli ultimi trent’anni: da un Paese segnato da isolamento, dittatura e repressione a una nazione che oggi rivendica con forza i valori democratici e i diritti fondamentali. Tuttavia, la mostra ci ricorda come il cammino verso la piena giustizia sociale e la tutela dei lavoratori sia ancora incompiuto, in Albania come altrove.

UNA MOSTRA URBANA – Promossa dalla Fondazione Pasquale Battista e inserita nel programma “Capaci di Legalità” in memoria dell’agente di polizia Rocco Dicillo, vittima di mafia, l’esposizione trasforma il centro storico di Triggiano in un museo a cielo aperto: da Via Garibaldi a Largo Mercato, da Via del Castello a Via Carroccio, fotografie e parole si intrecciano con l’architettura urbana per dare voce a storie dimenticate.

“Le fotografie di Gllava restituiscono dignità ai soggetti ritratti e ci interrogano sul prezzo umano del lavoro in condizioni estreme”, sottolinea la direttrice artistica Annalisa Zito, rimarcando la funzione dell’arte pubblica come strumento di rigenerazione urbana e attivazione collettiva della memoria.

LA RADICE DEL PROGETTO – Il percorso creativo di Gllava nasce nel 2013, quando il fotografo – emigrato in Italia negli anni ‘90 – ritorna in Albania per riscoprire il proprio Paese d’origine. Con la sua Hasselblad documenta la quotidianità e la fatica dei minatori, tornando più volte a Bulqizë con la necessità etica di fissare volti, gesti e silenzi. Da questo lavoro è nato il libro Bulqizë (Postcart, 2019), pubblicato in tre lingue, che ha dato eco internazionale al suo impegno.

La mostra gode del patrocinio del Consolato Generale della Repubblica d’Albania, della Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari, del Comune di Triggiano, dell’Accademia di Belle Arti di Bari, del Politecnico di Bari e dell’Ordine degli architetti della provincia di Bari ed è sostenuta dal main sponsor Levigas Luce e Gas – Gruppo Augusta Ratio.

ARTE COME COSCIENZA CIVILE – Dopo il successo delle mostre diffuse Memoria senza indulgenza di Tony Gentile, Nur/Luce di Maïmouna Guerresi e Per tutta la vita di Silvia Levenson, la Fondazione Pasquale Battista conferma il proprio impegno verso un’arte che supera i confini dell’estetica per farsi voce, denuncia e coscienza collettiva. Con “La litania del cromo”, Triggiano si fa crocevia di memoria e responsabilità, ospitando una testimonianza che non solo illumina il passato e il presente dell’Albania, ma interroga tutti noi sulle ingiustizie che persistono in Europa, nel silenzio troppo spesso complice delle istituzioni.

Dott. Tommaso Forte
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