Una mostra per ricordare la strage di Capaci. Venerdi 6 maggio l’incontro con l’autore Tony Gentile

Una mostra per ricordare la strage di Capaci. Venerdi 6 maggio l’incontro con l’autore Tony Gentile
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Tony Gentile. Memoria senza indulgenza
Centro storico di Triggiano (Bari) | 6-31 maggio 2022
Inaugurazione e incontro con l’autore venerdì 6 maggio ore 18 | Largo Mercato

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Il Sindaco di Triggiano Dott. Antonio Donatelli, l’Assessore alla Legalità Arcangela Finamore, in collaborazione con la Fondazione Pasquale Battista, sono lieti di presentare la mostra personale Tony Gentile. Memoria senza indulgenza, a cura di Manuela De Leonardis, allestita nelle vie del centro storico di Triggiano (Bari).
La mostra fotografica diffusa, che avrà luogo dal 6 al 31 maggio 2022, in occasione del 30esimo anniversario delle stragi di Capaci (23 maggio 1992) e di Via D’Amelio (19 luglio 1992) in cui furono trucidati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo (cittadino triggianese), Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina è inserita nel programma del M.I.T. (Made in Triggiano) – Capaci di Legalità.
Durante un convegno a Palermo, il 27 marzo 1992, Tony Gentile scatta l’iconica immagine in bianco e nero che ritrae i magistrati Giovanni Falcone (1939-1992) e Paolo Borsellino (1940-1992), amici e colleghi, sorridenti e complici che si avvicinano tra loro per sussurrarsi qualcosa e poi scoppiare a ridere. Una fotografia “sincera” che si è caricata di significati che si sono amplificati nel tempo, trasformando l’immagine in sé dalla documentazione di un momento del presente in cronaca, testimonianza, memoria, manifesto. Una manciata di secondi per l’eternità: parliamo del fotogramma numero 15 della serie di quattro.
Ma questo succedeva dopo la strage di Capaci del 23 maggio, quando il giovane fotoreporter che nel 1989 aveva iniziato la professione, sfrecciando per la città Palermo sulla sua Vespa con l’attrezzatura fotografica sempre pronta – collaborava con il Giornale di Sicilia e parallelamente con l’agenzia fotografica Sintesi – ebbe l’intuito di inviarla a vari giornali. La foto sarà tirata fuori dal cassetto, per finire sulle prime pagine di numerosi quotidiani nazionali, solo dopo un’altra strage, quella del 19 luglio in via D’Amelio.
Cinquantasette giorni separano i due attentati firmati da Cosa Nostra, quando centinaia e centinaia di chili di tritolo esplodono violentemente provocando distruzioni, assassinando e ferendo esseri umani innocenti: con il magistrato antimafia Falcone perdono la vita la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, mentre con Paolo Borsellino i cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Nella mostra Tony Gentile. Memoria senza indulgenza l’immagine fotografica è chiamata ad assolvere un ruolo sociale importantissimo. Gentile non documenta soltanto gli aspetti più tragici di un momento storico particolarmente doloroso (non a caso il suo libro fotografico, pubblicato nel 2015, è intitolato proprio La guerra – una storia siciliana), ma anche il risveglio delle coscienze, quella consapevolezza da parte di un grandissimo numero di cittadini che si oppongono alla mafia, trovando la forza di manifestare nelle piazze, facendo sentire la propria voce: adulti e bambini.
Così, dislocate nelle vie del centro storico di Triggiano, una selezione di queste fotografie prendono vita nella quotidianità, entrando a loro volta nel tessuto narrativo della storia – una parentesi di storia italiana che riguarda tutti noi – affermando così la loro valenza di patrimonio civile, morale e culturale. Un monito perché in uno stato democratico venga messa da parte la parola “indulgenza”. 

Tony Gentile (Palermo 1964, vive e lavora a Roma) ha iniziato la professione di fotoreporter nel 1989 a Palermo, collaborando con il Giornale di Sicilia e nello stesso tempo con l’agenzia fotografica Sintesi, grazie alla quale ha cominciato a pubblicare le sue fotografie sulle maggiori testate nazionali e internazionali. L’inizio della sua carriera anticipa di pochi anni il tragico attacco della mafia allo stato che culmina con le stragi del 1992. Nel 2015 pubblica il libro La guerra – una storia siciliana (a cura di Giuseppe Prode, Postcart Edizioni). Dal 1997 al 2003 si divide tra il lavoro di freelance e la professione di docente di fotografia. Nel 2003 si trasferisce a Roma dove entra a far parte dell’agenzia di stampa internazionale Reuters per la quale lavorerà in giro per il mondo fino al 2019.
Tra le mostre personali recenti: 2021 – La Guerra, Lectorinfabula, Fondazione Di Vagno, Conversano; Tra cronaca e storia, Castello Aragonese, Reggio di Calabria; La Guerra, IMP Festival, Palazzo della Gran guardia, Padova; 2019 – Tra cronaca e storia, Forte di Santa Tecla, Sanremo; Punto e a capo, Med Photo Fest, Convento del Carmine, Modica; Punto e a capo, Med Photo Fest, Fototeca Siracusana, Siracusa; La Guerra, Fondaci Palazzo De Amicis, Alfedena; Tra cronaca e storia, Lanciano; Tra cronaca e storia, Palazzo Coelli, Orvieto; La Guerra, Palazzo Marliani Cicogna, Busto Arsizio; 2017 – La Guerra, Spazi Espositivi di Corso Garibaldi, Pordenone; La Guerra, Museo d’Arte Moderna, Gazoldo degli Ippoliti; La Guerra, Casa della Conoscenza, Casalecchio sul Reno; La Guerra, Salaborsa, Bologna; La Guerra, Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles, Fondazione Arles Manuel Rivera-Ortiz; La Guerra, Palazzo Pardi, Colonnella; La Guerra,  Trame, festival dei libri sulle mafie, Lamezia Terme.

La mostra Tony Gentile. Memoria senza indulgenza ha ottenuto il patrocinio dell’A.N.S.I (Associazione Nazionali Sottufficiali d’Italia), dell’Associazione Per Onorare La memoria dei Caduti nella Lotta Contro La Mafia, del Movimento delle Agende Rosse, dell’Associazione di promozione sociale Metropolis.

capursoonline

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