Il nuovo Modello 730 precompilato 2021. In vigore dal 10 maggio

Il nuovo Modello 730 precompilato 2021. In vigore dal 10 maggio
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Modello 730 precompilato 2021, sarà accessibile dal 10 maggio la dichiarazione dei redditi predisposta dall’Agenzia delle Entrate.
Per accedere è necessario avere le credenziali SPID, CIE o CNS, e la scadenza per la trasmissione è fissata al 30 settembre. Facciamo quindi il punto sulle istruzioni da tenere a mente e sui dati presenti.
Arrivati ormai vicini alla data a partire dalla quale sarà disponibile la dichiarazione dei redditi online, è bene fare il punto sulle regole per accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate.
Il calendario del modello 730 è stato rivisto alla luce del protrarsi dell’emergenza sanitaria.
Con le ultime proroghe previste dal decreto Sostegni, la scadenza entro la quale l’Agenzia delle Entrate deve rendere accessibile la dichiarazione precompilata è stata spostata al 10 maggio, mentre resta fissato al 30 settembre 2021 il termine ultimo di invio, sia per chi usa la precompilata che per chi si avvale della trasmissione tramite CAF o intermediari.
Il 10 maggio 2021 è la data a partire dalla quale i contribuenti potranno visualizzare i dati presenti nel modello 730 precompilato.
Da quelli relativi ai redditi percepiti, estrapolati dalla certificazione unica, fino alle spese detraibili trasmesse da soggetti terzi, facciamo il punto sulle informazioni contenute e sulle istruzioni per l’accesso alla dichiarazione predisposta dall’Agenzia delle Entrate.
È dal 2015, in relazione ai redditi del 2014, che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di lavoratori dipendenti e pensionati il modello 730 precompilato, la dichiarazione dei redditi predisposta sulla base dei dati trasmessi da soggetti terzi al Fisco.
L’accuratezza dei dati presenti è sensibilmente migliorata negli anni, anche alla luce dell’estensione dell’obbligo di invio dei dati relativi alle spese sostenute.
Dalle spese sanitarie, fino a quelle scolastiche e quelle relative ai lavori edilizi, nel modello 730 precompilato trovano spazio numerose informazioni, che il contribuente può scegliere di accettare ovvero integrare.
Per la messa a punto del modello 730 precompilato sono quindi chiamati in causa più soggetti. Dopo la fase di trasmissione dei dati da parte di datori di lavoro e altri soggetti, la palla passa nelle mani dell’Agenzia delle Entrate, che predispone la dichiarazione dei redditi del contribuente sulla base delle informazioni in suo possesso.
Per il modello 730 precompilato 2021, la prima data da segnare in rosso sul calendario è quella del 10 maggio, giorno a partire dal quale il contribuente potrà accedervi. Ancora non è noto, invece, da quando sarà possibile modificare i dati presenti, e si attendono novità a breve.
Sono molte le novità al debutto, partendo dall’obbligo di tracciabilità per le detrazioni fiscali. Ad eccezione di farmaci e spese mediche sostenute presso strutture pubbliche o private accreditate, nel modello 730 entrano solo quelle pagate con carte e bancomat.
Nella dichiarazione dei redditi 2021 entrano inoltre il superbonus del 110 per cento ed il bonus facciate, due novità dello scorso anno nell’ambito delle agevolazioni edilizie.
Si ricorda che per accedere al modello 730 precompilato, il contribuente dovrà utilizzare una delle seguenti credenziali:

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  • Spid – il “Sistema Pubblico dell’Identità Digitale” per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione
  • Cie – Carta d’identità elettronica 3.0
  • Pin e password Inps – si ricorda che dal 1° ottobre 2020 non vengono più rilasciate le credenziali dell’Istituto, ma restano valide quelle in possesso del contribuente fino a naturale scadenza, e comunque entro il 30 settembre 2021;
  • Pin e password Fisconline – anche per le credenziali dell’Agenzia delle Entrate, si ricorda che non vengono più rilasciate dal 1° marzo 2021, ma è possibile utilizzare quelle in possesso fino al 30 settembre 2021.
  • La stagione della dichiarazione dei redditiper lavoratori dipendenti e pensionati si concluderà il 30 settembre 2021. È questa la scadenza prevista per i contribuenti che utilizzano il modello 730.
  • Il termine di trasmissioneè lo stesso per chi si avvale del modello 730 precompilato 2021 e per chi effettua l’invio della dichiarazione dei redditi tramite CAF, professionisti o tramite il sostituto d’imposta.
  • Il nuovo calendario delle scadenze del modello 730, in vigore dal 2020, incide sui termini per i rimborsi fiscali. Alla luce del termine lungo per l’invio del 30 settembre 2021, la data per l’erogazione del rimborso Irpef spettante è differenziata in relazione al periodo di trasmissione della dichiarazione dei redditi.
  • Nello specifico, il rimborso emerso dal modello 730 precompilatoè erogato sulla retribuzione di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ovvero il risultato contabile della dichiarazione.

Tra gli appuntamenti in calendario, bisogna poi ricordare la scadenza del 25 ottobre, termine entro il quale si potrà presentare il modello 730 integrativo in caso di errori.
Il set di informazioni del quale si avvale l’Agenzia delle Entrate per predisporre il modello 730 precompilato 2021 è particolarmente articolato.
Nella dichiarazione dei redditi precompilata sono presenti, in primo luogo, i dati relativi ai redditi corrisposti al lavoratore o al pensionato dal proprio sostituto d’imposta. Trovano poi spazio molte delle spese detraibili, tra le quali a titolo esemplificativo gli interessi passivi per il mutuo, le spese relative a farmaci o visite mediche.
Passiamo quindi in rassegna l’elenco delle informazioni e dei dati che il contribuente potrà visualizzare nel proprio modello 730 precompilato 2021:

  • i dati della Certificazione Unica, consegnata al dipendente o pensionato dal sostituto d’imposta (datore di lavoro, ente pensionistico) e inviata da quest’ultimo all’Agenzia delle Entrate. Si tratta, ad esempio, del reddito di lavoro dipendente o di pensione, ritenute Irpef, trattenute di addizionale regionale e comunale e dati dei familiari a carico;
  • i dati relativi alle locazioni brevi (corrispettivi e ritenute) contenuti nella Certificazione unica – Locazioni brevi, inviata dagli intermediari immobiliari;
  • gli interessi passivi sui mutui, i premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e i premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi e i contributi previdenziali, che vengono comunicati all’Agenzia delle Entrate da banche, assicurazioni ed enti previdenziali;
  • contributi deducibili e/o detraibili versati a enti o casse con finalità assistenziali o a società di mutuo soccorso;
  • contributi versati per i lavoratori domestici, compresi i contributi previdenziali versati all’INPS tramite il Libretto Famiglia;
  • le spese sanitarie e i relativi rimborsi comunicati da medici, farmacie, strutture sanitarie accreditate per l’erogazione dei servizi sanitari, strutture sanitarie autorizzate e non accreditate, parafarmacie, ottici, psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica, nonché da enti e casse con finalità assistenziali per quanto riguarda i rimborsi;
  • le spese veterinarie e i relativi rimborsi, comunicati da farmacie, parafarmacie e veterinari;
  • le spese universitarie e i relativi rimborsi, le spese funebri e i contributi versati alla previdenza complementare, che vengono comunicati rispettivamente, da università e da enti che erogano rimborsi delle spese universitarie, da soggetti che esercitano attività di pompe funebri e da enti previdenziali;
  • le spese per la frequenza degli asilo nido e relativi rimborsi che vengono comunicate dagli asili nido pubblici e privati e dagli atri soggetti che ricevono le rette e/o che erogano i relativi rimborsi;
  • bonifici riguardanti le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per arredo degli immobili ristrutturati e per la riqualificazione energetica degli edifici, comunicati dalle banche e da Poste italiane, e le spese per lavori effettuati in condominio;
  • alcuni dati contenuti nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente: per esempio, i dati dei terreni e dei fabbricati, gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali (come le spese sostenute negli anni precedenti per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di arredo degli immobili ristrutturati e di riqualificazione energetica degli edifici), i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili.

Sono queste le informazioni più importanti a disposizione del Fisco per la messa a punto della precompilata. Il contribuente può scegliere di accettare il modello 730 così come predisposto dall’Agenzia delle Entrate, ovvero modificarlo in caso di errori o informazioni mancanti.

dott. Francesco Cariello – Commercialista

capursoonline

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