Il Decreto Ristori è in vigore: ecco gli aiuti per le partite Iva in base ai codici Ateco

Il Decreto Ristori è in vigore: ecco gli aiuti per le partite Iva in base ai codici Ateco
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Sono entrate in vigore giovedi 29 ottobre le norme del decreto Ristori.
Il provvedimento è stato infatti pubblicato in una edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale che è stata diffusa di notte e stabilisce, attraverso i codici Ateco, le 53 categorie che otterranno i nuovi contributi a fondo perduto previsti dal decreto ristori.
Rispetto agli aiuti previsti con un primo decreto a favore della categorie sono previsti dei moltiplicatori che arrivano al 400% per le discoteche.
Entrano anche Taxi e Ncc che avranno un indennizzo al 100% di quanto già ricevuto con la prima edizione dei ristori del decreto Rilancio. Sono 38, invece, le categorie avranno un contributo del 200%, dai ristoranti a piscine e palestre. Per bar e pasticcerie, ma anche per alberghi, villaggi turistici,ostelli, rifugi, i ristori saranno al 150%. Tra le novità anche una estensione delle norme per lo smart working e per l’astensione dal lavoro, con un aumento dell’età dei figli che vanno a scuola dai 14 ai 16 anni, non prevedendo però, nel caso dell’astensione, il pagamento della retribuzione.
1. Contributi a fondo perduto
Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34). La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.
2. Proroga della cassa integrazione
Con un intervento da 1,6 miliardi complessivi, vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.
3. Esonero dal versamento dei contributi previdenziali
Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.
L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:
al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.
4. Credito d’imposta sugli affitti
Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.
5. Cancellazione della seconda rata IMU
La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.
6. Misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo
Sono previste:
una indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;
la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.
7 Fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti
È stanziato complessivamente 1 miliardo per il sostegno nei confronti di alcuni settori colpiti:
400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;
100 milioni per editoria, fiere e congressi;
100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;
400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.
8. Reddito di emergenza
A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.
9. Indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo
È riconosciuta un’ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti “Cura Italia” (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) e “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34). L’importo è aumentato da 600 a 800 euro.
10. Sostegno allo sport dilettantistico
Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport.
Il Fondo viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.
11. Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca
Viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive.
Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019.
12. Salute e sicurezza
È previsto un insieme di interventi per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria del nostro Paese nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Tra questi:
lo stanziamento dei fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia;
l’istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing.
13. Giustizia
Il decreto prevede anche specifiche misure per il settore giustizia. Tra l’altro, si introducono disposizioni:
per l’utilizzo di collegamenti da remoto per l’espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e, in ambito sia civile che penale, alle udienze;
per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze

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Contributi: dal 100% per taxi al 400% per discoteche – I contributi a fondo perduto erogati dal decreto Ristori, in base ai codici Ateco, alle 53 categorie colpite dall’ultimo Dpcm vanno dal 100 al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività. Confermato l’indennizzo al 100% di quanto già ricevuto per taxi e ncc,che sale al 150% per alberghi, villaggi turistici, affittacamere, campeggi, gelaterie, pasticcerie, bar.

Per tutti gli altri, ristorazione, sale giochi, parchi divertimento, stabilimenti termali, organizzazione di eventi, piscine, palestre, associazioni sportive, teatri, sale concerto, cinema, etc il contributo sarà del 200%. Previsto un indennizzo del 400% per le discoteche. La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza. Per gli altri il ristoro dovrebbe arrivare entro il 15 dicembre.

Smart working per quarantena figlio fino a 16 anni – Estesa la possibilità di astensione dal lavoro e smart working per uno dei genitori nel caso di quarantena del figlio disposta dalla Asl. L’età dei minori, per i quali si ha diritto, sale da 14 a 16 anni e la possibilità è prevista anche nel caso in cui sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio convivente minore di anni sedici. Lo prevede il decreto Ristori pubblicato in Gazzetta ufficiale. In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, i genitori hanno diritto di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità nè riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Scende a 350 mln fondo export e fiere internazionali – Scende a 350 milioni il sostegno all’export e alle fiere internazionali. Lo prevede il decreto Ristori pubblicato in Gazzetta ufficiale. Nel dettaglio, è previsto un rifinanziamento per il 2020 di 150 milioni, e non più 200 milioni come indicato inizialmente, del «fondo rotativo 394». Confermato l’ulteriore rifinanziamento di 200 milioni del fondo per la promozione integrata per i cofinanziamenti a fondo perduto alle imprese che ottengono crediti agevolati a valere sul fondo 394.

Immuni, lanciato call center supporto positivi – Al fine di potenziare i meccanismi di contact tracing, «il ministero della Salute attiva un servizio nazionale di supporto telefonico e telematico alle persone risultate positive al virus Sarà-Cov-2, che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi o che hanno ricevuto una notifica di allerta attraverso l’applicazione ‘Immuni’. A tal fine i dati relativi ai casi diagnosticati di positività al virus Sars-Cov-2 sono resi disponibili al predetto servizio nazionale, anche attraverso il Sistema Tessera Sanitaria ovvero tramite sistemi di interoperabilità», continua l’articolo 20 del decreto. L’app Immuni è stata lanciata dal governo lo scorso giugno. Al momento conta circa 9,4 milioni di download, 1,673 persone risultate positive hanno condiviso i dati con l’applicazioni consentendo la notifica di esposizione a 41.426 persone che avevano scaricato l’app.

Dote di 50 milioni a fondo perduto a ulteriori settori – Con il decreto ristori sono in arrivo contributi a fondo perduto per 2,458 miliardi per una platea di 466.657 imprese. E’ quanto si legge nella relazione tecnica che accompagna il provvedimento: al momento si prevede il ristoro per categorie che rispondono a 53 codici Ateco ma Mise e Mef potranno decidere di ampliare la platea a nuovi settori, «a condizione che siano direttamente pregiudicati dalle misure restrittive» dell’ultimo dpcm anti-Covid. Per gli aiuti a questi settori restano a disposizione di qui a fine anno 50 milioni. Tra gli attuali beneficiari la stima è di 324.232 imprese che già hanno avuto il contributo in estate (per una spesa di 1,656 miliardi), mentre le nuove che potranno accedere, tra cui quelle sopra i 5 milioni di fatturato, sono stimate in 142.425 per 802 milioni di spesa.
Capurso on line – Francesco Cariello

capursoonline

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